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01
I conti pubblici sono predisposti secondo diversi criteri e con diverse finalità.
definizione
Cosa sono i conti pubblici?
Il termine "conti pubblici" è solitamente utilizzato per indicare dati che aggregano secondo vari criteri e per diverse finalità le informazioni provenienti dai bilanci delle pubbliche amministrazioni. I conti pubblici comprendono la Contabilità nazionale, attraverso cui l'ISTAT compila il conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche, e il Conto consolidato di Cassa del Settore pubblico, redatto dalla Ragioneria Generale dello Stato.
02
Qualunque sia il sistema con cui vengono calcolati, l’andamento dei conti pubblici è sempre sintetizzato dai saldi (risultati differenziali tra entrate e spese). Dalla contabilità nazionale si ricava l’indebitamento netto della PA, anche rapportato al PIL; dai conti del Settore pubblico il fabbisogno di cassa.
INDICATORI DI FINANZA PUBBLICA
Quali sono i principali indicatori che si deducono dai conti pubblici?
03
Nell’ambito della contabilità nazionale, si costruiscono gli aggregati economici e i saldi che consentono il confronto, la valutazione e l'applicazione delle regole in ambito comunitario.
INDEBITAMENTO NETTO PA
Qual è il principale indicatore di finanza pubblica utilizzato per i confronti internazionali?
L'indebitamento (accreditamento) netto rappresenta il saldo tra il valore delle uscite e delle entrate, secondo il cosiddetto criterio della competenza economica che non coincide con il momento dell’effettivo pagamento o incasso. Viene rapportato al PIL ed è calcolato sulla base di regole comuni a tutti i Paesi UE per garantire l’omogeneità e comparabilità del dato. Qualora il valore del saldo sia negativo si parla di indebitamento, mentre in caso di saldo positivo di accreditamento.
l'indebitamento netto della PA in Italia è stato pari a ; in
è stato di .
Fonte: Eurostat - aggiornamento del 22 aprile 2024
il rapporto indebitamento netto/PIL in Italia è stato pari a ; in
è stato di .
Fonte: Eurostat - aggiornamento del 22 aprile 2024
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Il conto consolidato di cassa del settore pubblico permette di valutare quanta disponibilità di cassa serve per far fronte a tutte le esigenze.
FABBISOGNO DI CASSA (SALDO DI CASSA)
Di quanta "cassa" ha bisogno il settore pubblico?
Il fabbisogno di cassa rappresenta il saldo tra tutti gli incassi e i pagamenti effettivi delle Amministrazioni Pubbliche. Tra i pagamenti, una quota rilevante è rappresentata dagli interessi sul debito pubblico, che l’Italia paga ogni anno. Il fabbisogno al netto di questa cifra si chiama saldo primario ed è normalmente positivo.
Nel
il fabbisogno di cassa è stato pari a e sono stati gli interessi sul debito pubblico.
Fonte: DEF 2024, fonte MEF
Nel
l'avanzo primario è stato pari a .
Fonte: DEF 2024, fonte MEF
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Nella Contabilità nazionale l’operatore pubblico è identificato con il settore delle "Amministrazioni pubbliche", mentre nella contabilità pubblica italiana con il "Settore pubblico". Anche se si articolano al loro interno in modo diverso, vi è una sostanziale coincidenza fra i due perimetri.
L'OPERATORE PUBBLICO
Qual è il perimetro istituzionale?
Nell'ambito della Contabilità nazionale, l'operatore è rappresentato dal settore delle Amministrazioni pubbliche. In questo caso, e in base alla definizione del Sistema europeo dei Conti 2010 (Sec2010), l'Ente è considerato pubblico in quanto svolge una funzione pubblica.
Nell'ambito della Contabilità pubblica italiana, l'operatore è rappresentato dal Settore pubblico. In questo caso, l’Ente, indipendentemente dalla natura pubblica o privata del bene e/o servizio offerto, è considerato pubblico se è di proprietà pubblica.
Curiosità
Lo sapevi che?
Il Piano Strutturale di Bilancio di Medio Termine mira a una progressiva riduzione dell'indebitamento netto, pari al 3,8% del PIL nel 2024, con l’obiettivo di scendere all’1,5% nel 2027
Per il 2024 si prevede che il saldo primario (differenza tra le entrate e le spese delle amministrazioni pubbliche) torni ad essere positivo, con un valore di 3,06 Mld
L'espansione del PIL nel 2025 è prevista essere guidata dall'aumento dei consumi delle famiglie, attesi in crescita ad un tasso leggermente superiore a quello del PIL