Banca Dati Amministrazioni Pubbliche
In questa sezione scoprirai cosa si intende per Pubblico Impiego e le norme che lo disciplinano.
Il termine Pubblico Impiego viene generalmente utilizzato per indicare le persone fisiche che hanno un rapporto di lavoro con una Amministrazione pubblica . Il primo riferimento normativo dedicato al rapporto di lavoro pubblico è la nostra Carta costituzionale la quale stabilisce diverse disposizioni in merito. La disciplina del Pubblico Impiego è regolata in maniera organica dal D.Lgs. 30 marzo 2001 n. 165 - pdf: apre una nuova finestra , Testo Unico sul Pubblico Impiego.
Il costo del lavoro pubblico è principalmente costituito dalla spesa per redditi da lavoro dipendente della PA alla quale si aggiungono altri costi come formazione del personale, indennità di missione/trasferimento, ecc..
I dipendenti pubblici sono uomini e donne di diverse fasce di età e con vari titoli di studio e qualifiche professionali che svolgono svariati compiti e sono distribuiti in modo più o meno omogeneo tra i comparti della PA.
Ogni anno nuovo personale entra a far parte della PA e altro personale cessa il proprio rapporto di lavoro. Una parte dell’acquisizione/cessazione di personale è dovuta a passaggi da una Pubblica Amministrazione ad altra.
Nel
sono stati assunti nel comparto
di cui donne
ci sono state cessazioni di nel comparto
I dipendenti pubblici possono essere raggruppati in sei settori omogenei – i Comparti – sulla base delle regole che definiscono il loro rapporto di lavoro con l’Amministrazione pubblica cui appartengono. La contrattazione collettiva nazionale (o regionale) è lo strumento con cui periodicamente si definisce e si aggiorna il contratto di lavoro di ciascun Comparto.
Il Pubblico Impiego, storicamente oggetto di una disciplina rigorosamente unilaterale, è stato oggetto di un graduale processo di privatizzazione che ha portato a regolare con lo strumento contrattuale tutte le prestazioni lavorative non inerenti l’esercizio diretto di Peculiari funzioni pubbliche.
In virtù delle funzioni esercitate dall’amministrazione di appartenenza, tutti i dipendenti pubblici interessati dal processo di privatizzazione sono ora inquadrati in aree contrattuali individuate all’interno dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro definiti per ciascun Comparto di contrattazione. Ad ogni Comparto corrisponde un unico Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL di Comparto). Il Contratto Collettivo Nazionale Quadro (CCNQ) del 13 luglio 2016 ha operato una profonda riorganizzazione dei Comparti di contrattazione, ora ridotti a 4 dai precedenti 11. Per un’esaustiva rappresentazione dell’universo del Pubblico Impiego occorre considerare due comparti “convenzionali”, quello relativo al Personale in regime di diritto pubblico e il Comparto autonomo, all’interno del quale viene collocato il personale non riconducibile agli altri comparti. Similmente, all’interno del Comparto delle funzioni locali, è stato inserito l’Aggregato dei Contratti regionali cui fanno riferimento una parte più o meno ampia del personale che opera all’interno delle Regioni a statuto speciale e delle Province autonome. Per facilitare la lettura in serie storica dei dati, tutto il personale è stato riclassificato secondo la nuova definizione dei comparti.
Se normalmente in una tipologia di ente tutti i dipendenti sono inquadrati secondo le regole di un unico Comparto, nelle Amministrazioni più grandi e complesse come i ministeri, è possibile trovare personale inquadrato in più Comparti. Ad esempio nel Ministero dell’Interno vi è personale del Comparto delle Funzioni centrali (ministeriali), delle Funzioni locali (segretari comunali) e in regime di diritto pubblico (prefetti, poliziotti e vigili del fuoco). I dati del Conto Annuale che alimentano questa area tematica, consentono di sprofondare all’interno di ciascun Comparto secondo due ulteriori dimensioni sottordinate, l’ aggregato, attraverso il quale si mantiene il dettaglio offerto dal precedente assetto dei comparti, ed il contratto, che fornisce un ulteriore livello di dettagli per i contratti regionali del personale delle funzioni locali, per le diverse magistrature, i corpi di polizia e le forze armate.
Nel 2020 il comparto del pubblico impiego col maggior differenziale di età media per genere risulta essere la Sanità (50,9 anni per gli uomini e 48,9 anni per le donne)
Nel 2020 il personale pubblico impiegato nel comparto Sanità è aumentato di circa 15 mila unità rispetto al 2019 (+2,3%) e rappresenta il 20,5% degli occupati nella Pubblica Amministrazione
Nel 2019 il Personale in regime di diritto pubblico é l’unico comparto del pubblico impiego in cui l’età media dei dipendenti (pari a 44 anni) non supera i 50 anni di età
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